COMUNICATO
STAMPA
Sabato 31 maggio 2025, Sala Squadratori, Arsenale di Venezia
Sostenibilità,
innovazione e transizione digitale al centro della quinta edizione del convegno
“Transizione Ecologica, Energetica e Digitale”, svoltosi oggi presso la Sala
Squadratori dell’Arsenale di Venezia, in concomitanza con il Salone Nautico di
Venezia. Il convegno, promosso da Assonautica Venezia e dalla Camera
di Commercio di Venezia e Rovigo ha riunito autorità civili e militari, esponenti
istituzionali e tecnici in due sessioni, moderate rispettivamente da Marino
Masiero, Presidente Assonautica di Venezia e da Elena Magro, Direttrice
Assonautica di Venezia. A introdurre i lavori è stato Gianni Boscolo
Moretto, Consigliere Camera di Commercio di Venezia e Rovigo che ha sottolineato
che per restare competitivi e concorrenziali a livello
europeo ed extra-europeo, è necessario investire nella formazione e nell'adozione di nuove
tecnologie. “La Camera di Commercio di Venezia e Rovigo – ha detto Gianni
Boscolo Moretto - è impegnata dal
2018 a fianco del Sindaco Luigi Brugnaro, con la fondamentale collaborazione di
Assonautica Venezia, nella realizzazione di questo importante evento
internazionale che è il Salone Nautico di Venezia. Nell’edizione 2025 oltre al
tema centrale della transizione ecologica, si parla di sostenibilità, ed
innovazione nel settore della Nautica; tutti temi che insieme alla formazione,
all’orientamento al lavoro ed alla promozione del territorio, vengono
rafforzati ogni anno dalla Camera di Commercio in ottica di sviluppo del
territorio e dei settori economici, sia per Venezia che per Rovigo. Va ribadito
che la transizione energetica ed ecologica ormai non è più rinviabile, non si
tratta più solo di un'opportunità, ma di una necessità per il nostro futuro. Se
vogliamo rimanere competitivi e concorrenziali a livello europeo ed
extra-europeo, dobbiamo investire nella formazione e nell'adozione di queste
tecnologie. La Camera di Commercio di Venezia Rovigo, anche attraverso le
lodevoli iniziative di Assonautica, supporta questo modo innovativo e moderno
di fare impresa pur conservando le straordinarie maestranze e tradizioni legate
al mondo della nautica del nostro territorio”.
La giornata
ha offerto una panoramica sulle sfide e le opportunità legate alla
sostenibilità ambientale, all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione. Temi
centrali come la decarbonizzazione, l’efficientamento energetico, le nuove
normative e le infrastrutture per la mobilità marittima sostenibile sono stati
affrontati da relatori di alto profilo provenienti dal mondo istituzionale,
accademico e imprenditoriale.
Il Premio Venezia
per il Mare 2025 è stato conferito al Ministro per la Protezione Civile e le
Politiche del Mare, Sebastiano Musumeci. A ritirare l’ambito riconoscimento,
assegnato nell’ambito delle celebrazioni dedicate al mare e alla cultura
marittima, è stata la Senatrice Simona Petrucci, delegata dal Ministro a
rappresentarlo. "La transizione verde non può essere una bandiera ideologica –
ha spiegato Simona Petrucci, 8° Commissione Senato (Ambiente, Transizione
Ecologia, Energia, Lavori Pubblici, Comunicazioni, Innovazione Tecnologica) –da sventolare senza tener conto della realtà. È un processo che va
accompagnato con equilibrio e gradualità, senza imporre alle imprese sacrifici
insostenibili che rischiano di compromettere posti di lavoro e competitività.
Serve un approccio pragmatico: ascolto, concertazione e tempi giusti per
adeguarsi. È la linea che ho portato avanti anche da relatrice del Decreto
Ambiente, dove mi sono battuta affinché gli oneri sostenuti per i certificati
ETS possano tornare alle aziende sotto forma di investimenti in innovazione. È
questo lo spirito che dobbiamo seguire anche per regolare il trasporto
marittimo a Venezia: sostegno vero per un graduale adeguamento a quella che
sarà la normativa. In quest’ottica si inserisce anche il lavoro
dell’Intergruppo parlamentare per l’economia del mare, da me istituito, che
conta già 45 parlamentari di ogni colore politico e di ogni parte d'Italia: un
organo che nasce per supportare concretamente il Ministro Musumeci. Vogliamo
fare da ponte tra governo, territori e operatori, affrontando con serietà temi
come la cantieristica, la sostenibilità del trasporto marittimo e la tutela del
litorale. Ed è con lo stesso spirito che oggi sono relatrice del DL sulla
sicurezza delle attività subacquee: una legge attesa da anni, che ci rende il
primo Paese in Europa a normare un settore strategico. Conoscere e gestire i
nostri fondali significa valorizzare le risorse, creare lavoro qualificato e
costruire, finalmente, la sovranità energetica italiana".
“Il legame
tra Venezia e il mare – ha aggiunto Massimiliano De Martin, Assessore
all’Ambiente del Comune di Venezia – è un legame vitale, profondo, che la città conosce da sempre. Il mare è parte
della sua identità, così come lo è il porto. La navigazione non è un elemento
esterno, ma parte integrante della vita urbana. Oggi il tema dell’energia e
della mobilità in acqua è cruciale. La transizione, però, ha un costo: spesso
ricade sui cittadini, che la affrontano se possono, oppure la rimandano per
difficoltà economiche. Da parte nostra, abbiamo avviato un percorso di
riorganizzazione e investimento sui mezzi pubblici. L’obiettivo è costruire un
sistema misto, capace di coniugare efficienza, sostenibilità e servizi. Dei
circa 150 milioni di euro necessari ogni anno per la manutenzione ordinaria
delle isole, una quota importante è stata destinata alla rottamazione dei
motori, sia pubblici che privati. Venezia è una città straordinaria, ma
difficile da mantenere: 250 mila residenti devono far fronte a 25 milioni di
costi. E tutto ciò incide inevitabilmente sulla tassa dei rifiuti dei
cittadini. La transizione energetica è già iniziata. A livello industriale, il
momento è favorevole: dobbiamo accelerare. Oggi 14 Paesi su 27 in Europa stanno
tornando al nucleare. Questo modifica i parametri, cambia l’approccio politico.
È fondamentale che la politica nazionale e internazionale osservi con
attenzione questa evoluzione”.
Sul ruolo del Blue Forum - iniziativa del sistema camerale organizzata
dalla Camera di Commercio di Frosinone Latina e dalla sua Azienda Speciale
“InforMare”, in collaborazione con Unioncamere, Assonautica Italiana e con
Ossermare, l’’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare - Giovanni Acampora, Presidente Assonautica
Italiana, ha ricordato che:
“Il Blue Forumè ormai riconosciuto come un importante
appuntamento di tutto il Sistema Mare italiano: un luogo di incontro di
esperti, imprenditori e Istituzioni dove si dialoga sulle sfide e sulle
opportunità e si fanno proposte che portiamo sui principali tavoli
istituzionali. Questo Salone è un’altra tappa importante del Blue Forum, che
approderà a Roma il 10 e 11 luglio, a Unioncamere: una
due giorni in cui Roma sarà la Capitale del mare. Con il Blue Forum vogliamo
rafforzare il legame tra la dimensione spirituale e lo sviluppo economico,
sociale e culturale del nostro Paese e dell’Economia del Mare”. Nel
sottolineare la centralità del Salone Nautico di Venezia all’interno di questo
percorso, Acampora ha aggiunto: “Il Salone Nautico di Venezia è la vetrina per
eccellenza di quello che le imprese stanno facendo per intercettare le nuove
traiettorie tecnologiche, attraverso la ricerca sui nuovi materiali e sui nuovi
motori”. Nel suo intervento ha infine ribadito l’urgenza di dare strumenti
concreti al tessuto produttivo: “Dobbiamo mettere in condizione le imprese di
affrontare le necessarie transizioni in materia di energia, ambiente e
digitalizzazione. Alle imprese servono più certezze: non possiamo permetterci
di perdere occasioni, come accaduto con il Piano Transizione 5.0. Le difficoltà
di accesso agli incentivi hanno spinto molte aziende a rimandare gli
investimenti, con il risultato che le risorse verranno destinate ad altri
interventi
”.
Tra le soluzioni
presentate: sistemi ibridi ed elettrici per la propulsione navale, piattaforme
digitali per l’automazione dei porti, reti di ricarica elettrica e a idrogeno,
progetti di economia circolare e intelligenza artificiale per la riduzione
dell’impatto ambientale. Il convegno ha evidenziato l’importanza crescente
della collaborazione tra enti pubblici, imprese e centri di ricerca per
accelerare il processo di transizione, valorizzando sia l’innovazione sia le competenze
tradizionali del comparto nautico. Un’attenzione particolare è stata riservata
alle soluzioni per la transizione nei trasporti acquei, alla creazione di reti
di ricarica per la nautica elettrica, all’utilizzo dell’idrogeno e delle
energie rinnovabili, nonché allo sviluppo di piattaforme digitali per
l’automazione portuale e la gestione dei servizi. In linea con gli obiettivi della transizione
digitale, particolare rilievo assume oggi l’applicazione dell’intelligenza
artificiale nel comparto nautico. L’adozione di sistemi basati su AI – dalla
gestione della rotta all’ottimizzazione dei consumi, dalla manutenzione
predittiva alla logistica portuale – rappresenta un fattore strategico per
accrescere l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità dell’Economia del Mare. Assonautica
intende promuovere, anche attraverso il dialogo con il mondo della ricerca e
dell’innovazione, un percorso di sviluppo tecnologico capace di rafforzare la
competitività delle imprese del settore e di accompagnare il sistema marittimo
verso modelli più avanzati e integrati.Il convegno si conferma
un appuntamento di riferimento per chi opera nell’ambito della sostenibilità
applicata al mare, contribuendo alla costruzione di un modello integrato di
sviluppo che tenga insieme ambiente, economia e innovazione.
“Oggi – ha ricordato Fabrizio D’Oria, Direttore
Operativo Vela S.p.A. e Direttore Organizzativo Salone Nautico di Venezia –
abbiamo il piacere di accogliere uno dei convegni più rilevanti che ospitiamo
durante il Salone. Un sentito ringraziamento ad Assonautica Italiana e
Assonautica Venezia per l’impegno costante
che ogni anno dedicano alla promozione delle tematiche legate alla
transizione ecologica, energetica e digitale”.
Al convegno sono inoltre intervenuti: Darco Pellos,
Prefetto di Venezia; Giulio Cargnello, Capitaneria di Porto; Contrammiraglio Domenico
Guglielmi, Comandante dell’Istituto di Studi Militari Marittimi; Colonnello Marco
Aquilio, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Venezia, Commissario Andrea Grabelli,
Questura di Venezia, presente inoltre una delegazione che partecipa ad “Appuntamento in Adriatico” storico raid
velico di Assonautica Italiana, al seguito del capitano Stefano Negrini.
Luciano
Serra, Presidente Assonat – Confcommercio
“Come
associazioni di categoria, portiamo il nostro contributo concreto per
migliorare e rendere più efficaci i progetti istituzionali. Crediamo che gli imprenditori
debbano essere sostenuti, e per farlo è fondamentale costruire rapporti solidi
con il sistema del credito. Abbiamo recentemente sottoscritto una convenzione
con SACE, che ci consente di accompagnare i nostri associati lungo un percorso
di transizione, fornendo le garanzie necessarie per accedere a finanziamenti a
tassi agevolati. Questo strumento rappresenta un’opportunità concreta per
accelerare la transizione ecologica, energetica e digitale. Un altro nodo
cruciale resta la burocrazia, un problema atavico per il nostro Paese. Il
rapporto con la Pubblica Amministrazione è spesso farraginoso e inefficiente,
con procedure superflue che generano ostacoli anziché soluzioni. Chiediamo
quindi regole chiare, semplici e uniformi: dall’arco alpino fino alle coste del
Mediterraneo. Solo così sarà possibile parlare davvero di sviluppo sostenibile
e accessibile”.
Alessandro
Costa,
Direttore Fondazione Venezia Capitale
Mondiale della Sostenibilità VSF
“Come
associazioni di categoria, portiamo il nostro contributo concreto per
migliorare e rendere più efficaci i progetti istituzionali. Crediamo che gli imprenditori
debbano essere sostenuti, e per farlo è fondamentale costruire rapporti solidi
con il sistema del credito. Abbiamo recentemente sottoscritto una convenzione
con SACE, che ci consente di accompagnare i nostri associati lungo un percorso
di transizione, fornendo le garanzie necessarie per accedere a finanziamenti a
tassi agevolati. Questo strumento rappresenta un’opportunità concreta per
accelerare la transizione ecologica, energetica e digitale. Un altro nodo
cruciale resta la burocrazia, un problema atavico per il nostro Paese. Il
rapporto con la Pubblica Amministrazione è spesso farraginoso e inefficiente,
con procedure superflue che generano ostacoli anziché soluzioni. Chiediamo
quindi regole chiare, semplici e uniformi: dall’arco alpino fino alle coste del
Mediterraneo. Solo così sarà possibile parlare davvero di sviluppo sostenibile
e accessibile”.
Francesco Antonich,
Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia
“Per Confcommercio Venezia Rovigo è indispensabile continuare ad integrare
l'attività della nautica da diporto con le diverse espressioni dell'economia
turistica. Le opportunità offerte dal digitale, con la possibilità di
sviluppare piattaforme che possano integrare ed efficientare con servizi
informativi e di assistenza tutto il traffico che interessa le lagune e le
acque interne del Nordest, la potenzialità dei corsi d'acqua interni del
veneziano e del Delta del Po, e dall'altro la spinta a propulsioni e a scafi a
minor consumo di energia, consentirà di elevare standard di sicurezza,
appetibilità della costa nord adriatica e incentivare un settore che nella Blue
Economy Turistica trova una leva indispensabile per competere con gli altri
litorali dell'Adriatico, mare sempre più "metropolitano" per gli
europei del Nordest, amanti dell'esperienza immersiva propria del mix
nautica, ambiente marino e litoraneo”.
Aniello
Raiola,
Ammiraglio in ausiliaria del Corpo delle Capitanerie di Porto
Nel suo
intervento l’Ammiraglio Raiola - massimo esperto giuridico del settore e
componente delle diverse Commissioni ministeriali per il Codice della nautica e
il suo Regolamento di attuazione -ripercorre la fenomenale evoluzione normativa
che la nautica ha percorso dalla legge n. 50 del 1971 al più recente decreto
MIT 17 settembre 2024, n. 133 recante la riforma del regolamento di attuazione.
L’iter si è compiuto costantemente nel segno di due criteri direttivi: la
semplificazione e la sostenibilità, che a sua volta comprende la transizione
ecologica. Il risultato? La realizzazione di un sistema normativo sostenibile e
dotato di coerenza ed organicità, sì da porre a disposizione di utenti,
operatori e addetti ai lavori nel medesimo corpo normativo - composto
essenzialmente da Codice e Regolamento - l’intera disciplina afferente il
diporto nautico, agevolandone in tal modo l’accesso, la conoscibilità e
l’applicabilità.
Vincenzo
Ianiello,
Leading Law Notai Avvocati (Yachting Dep.)
“La
sostenibilità̀ nello yachting, un connubio a formazione progressiva.
L’applicazione dei processi di sostenibilità̀ energetica al mondo della nautica
crea delle zone d’ombra dovute all’insorgenza di nuove ipotesi di contenzioso,
provocate dalle innovazioni tecnologiche. La difficoltà di gestire sotto vari
profili queste innovazioni è causa della nascita di una serie di
responsabilità̀ che a cascata possono coinvolgere tutti gli operatori della
filiera. È per questo che si necessita di un intervento normativo che vada a colmare
il vuoto che attualmente caratterizza la materia”.
Andrea
Minerdo,
Chairman NatPower H
Azienda del Gruppo
NatPower, impegnata nello sviluppo del primo network globale di stazioni di
rifornimento a idrogeno per la nautica. Il progetto mira a rendere l’idrogeno
verde una soluzione concreta per la nautica, partendo dall’Italia e ampliandosi
a livello internazionale. Le stazioni, ideate da Zaha Hadid Architects,
rappresentano una svolta nell’industria marittima verso un futuro più
sostenibile.
Michele Bolpagni,
Country Manager Aqua SuperPower
“Aqua
superPower è la prima rete di infrastrutture di ricarica globale per
imbarcazioni elettriche. Durante l'intervento Aqua presenterà il Progetto
Venezia, evidenziando gli sforzi in corso per realizzare una rete locale di
punti di ricarica nella Laguna a supporto del crescente numero di imbarcazioni
a propulsione elettrica”.
Daniele Gaviotis, Managing Director Vulkan Italia
Hybrid and
Electric Drive Solutions di VULKAN affianca il settore della propulsione navale
sostenibile mettendo a disposizione la propria esperienza come system
integrator, con un’offerta che copre l’intero ciclo progettuale:
dall’ingegneria alla fornitura, fino all’installazione, al commissioning e al
supporto post-vendita. Tra i progetti più significativi, il primo retrofit
ibrido di un vaporetto Actv a Venezia rappresenta un esempio concreto di
innovazione applicata alla mobilità pubblica, contribuendo alla transizione
energetica della laguna. Un progetto di sostenibilità nella sostenibilità, a
cui si affianca la fornitura dei sistemi propulsivi per i mezzi foranei,
confermando il ruolo di VULKAN come partner tecnologico per una navigazione a
basse emissioni. In occasione del Salone Nautico 2025, VULKAN presenta
LaboBoat, il suo laboratorio galleggiante equipaggiato con le più avanzate
tecnologie ibride ed elettriche. A bordo sarà possibile testare in condizioni
operative reali diverse architetture propulsive e componenti innovativi, a
testimonianza dell’impegno costante dell’azienda nella ricerca di soluzioni
sempre più efficienti e sostenibili.
Massimo
Labruna, CEO As Labruna
“La
tecnologia per la transizione ecologica è pronta. Ora servono infrastrutture e
coraggio. La transizione ecologica in ambito nautico non è più una sfida
tecnologica. È una questione di infrastrutture e di volontà. AS Labruna,
azienda italiana da sempre all’avanguardia nella propulsione sostenibile, ha
già implementato e presentato in questi anni e anche quest'anno al Salone
Nautico di Venezia, soluzioni di propulsione elettrica avanzata, fuel cell a
idrogeno e metanolo, e sistemi di ibridazione customizzata per imbarcazioni di
ogni tipo. Tuttavia ciò che frena realmente la diffusione della nautica
elettrica non è più la tecnologia: i sistemi ci sono, le barche ci sono. Quello
che manca è la possibilità di ricaricarle in modo efficiente. L’infrastruttura
è il vero collo di bottiglia della transizione. Per rispondere a questa
urgenza, AS Labruna ha sviluppato il progetto “Isole verdi di ricarica”: una
rete di sistemi modulari di accumulo energetico ad alte prestazioni (Battery
Energy Storage Systems - BESS), pensati per essere alimentati da fonti
rinnovabili, dalla rete o da generatori sostenibili (alimentati a idrogeno,
metanolo o HVO). Queste “isole”, installabili nei porti turistici e
commerciali, renderanno possibile la ricarica rapida delle imbarcazioni
elettriche, anche in assenza di una rete elettrica ad alta potenza. Il concept
è scalabile e versatile: oltre a poter avere differenti valori di potenza di
carica ed energia immagazzinata, le stesse tecnologie possono essere integrate
a bordo come range extender per aumentare l’autonomia delle imbarcazioni
elettriche o per alimentare i servizi di bordo (hotel load), garantendo comfort
e funzionalità anche in assenza di connessione a terra. AS Labruna vuole essere
un booster per il sistema Paese. Non vuole limitarsi a elettrificare
imbarcazioni: si vogliono integrare soluzioni. La mission è portare l’energia
dove serve, quando serve, nel modo più pulito possibile”.
Domenico
Guidotti, CEO Guidotti Ships e Innovation Sea
(collegamento da remoto)
Innovation Sea
è una start up operante nel settore Blue Economy e Cleantech. Svolge attività di
monitoraggio marino con i più avanzati mezzi tecnologici e operazioni di
disinquinamento. Organizza eventi di educazione ambientale, cui partecipano
istituti scolastici e università. Ha avviato un progetto di economia circolare
coinvolgendo i pescatori nella raccolta dei rifiuti dai fondali che saranno poi
trattai e riciclati da società specializzate. Tutte le operazioni dalla
raccolta in mare al riciclo saranno tracciate in maniera trasparente
utilizzando la tecnologia blockchain. Ha inoltre in corso un importante
progetto con l’università Parthenope di Napoli per la creazione di un modello
matematico delle correnti marine nel tratto di costa Molisana con installazione
di boa ondametrica.
Leonardo
Narduzzi, CEO Belisama Yacht
Giovane
realtà italiana nel settore nautico, unione di innovazione, tecnologia avanzata
e design italiano. Realizza imbarcazioni carbon-free, a propulsione elettrica,
con ottimizzazione idrodinamica. Al Salone ha presentato CyberCat, un
catamarano 100% elettrico e modulare, progettato per minimizzare l’impatto
ambientale, ideale per ambienti sensibili come la laguna di Venezia, con
filtrazione attiva delle microplastiche durante la navigazione.
Paolo
Nosenzo, CEO di Greensailor e Pietro Bortolotto R&D Manager New Markets
& Products – Geico SpA
Intelligenza
artificiale, robotica, sterilizzazione e pulizia degli scafi senza sollevare le
imbarcazioni dall’acqua, in sinergia con vernice fouling release, per un
duplice beneficio: riduzione dell’impatto ambientale sull’ecosistema marino ed
ottimizzazione dei consumi, con minori emissioni e maggiore efficienza
operativa. Questi sono gli obiettivi dell’innovativo progetto Clarum Seas
Project – Save Energy Anchor Sustainability, che combina la vernice fouling
release di Greensailor con la piattaforma subacquea Anahid di Geico.
Fabio Legni,
Presidente Poseidon Software & Advisory Board Member of Assonautica
Italiana
“La
digitalizzazione come elemento fondamentale per migliorare le performance della
Blue Economy, Al convegno presento dei processi innovativi che consentono la
conversione di compiti, abitualmente eseguiti manualmente nei porti turistici o
nei cantieri nautici, in flussi di lavoro ottimizzati grazie ad applicazioni
disponibili su pc, tablet e smartphone”.
Franco Gnessi, Yacht Designer Sistema Myes – Waves of
Art
Il progetto
del MYES nasce dall’esigenza di salvaguardare la vita umana in mare nel pieno
rispetto della Convenzione IMO SOLAS ’74. In caso di grave sinistro marittimo che
preveda l’abbandono nave, l’utilizzo del MYES consente di evacuare il personale
di bordo mantenendo, anche in presenza di notevole imbarco d’acqua, il pieno
galleggiamento dell’unità in equilibrio stabile. Il progetto MYES scaturisce
dalla consapevolezza che negli ultimi 20 anni la produzione di navi da diporto
è notevolmente aumentata sia in termini numerici sia di tonnellaggio con il
conseguente aumento di presenze di persone a bordo (equipaggio, passeggeri,
ospiti). Nasce pertanto, parallelamente, la necessità di mitigare il rischio di
perdite di vite umane ed in tale ottica il MYES adempie compiutamente lo scopo.
Pur essendo il MYES compatibile con un vasto comparto navale, in quanto sistema
scalare customizzato, l’attenzione di Waves of Art si rivolge indifferentemente
alle navi da diporto a vela e a motore o a navi da passeggeri dai 35 metri di
lunghezza in su.
Enrico
Bassignana, Ceo SHD Elettronica (MC2 Smart Plug– Port Automation & Transizione
energetica)
MC² Smart
Plug digitalizza le colonnine del porto senza sostituzioni né opere
infrastrutturali. Gestisce consumi, pagamenti e utenti via cloud, integrandosi
con qualsiasi gestionale, come NAVIS e Blueshell. La rete Zigbee si
auto-configura: niente cablaggi, né Wi-Fi, né interventi invasivi. Ogni
colonnina diventa un nodo smart, pronto a espandersi con luci, accessi,
sensori: l’“Alexa del porto. Una scelta concreta per la transizione energetica:
sostenibile, modulare e in linea con la green economy e l’economia circolare.
Alberto
Olivetto, CEO Energia Pura
“Tutto è nato
osservando l’impatto della plastica abbandonata nell’ambiente. Il primo passo è
stato recuperare ciò che era stato disperso. L’idea si basa sul principio alla
base della produzione di polimeri tecnici, come il polipropilene inventato da
Giulio Natta – Premio Nobel – proprio a Marghera. Abbiamo sviluppato un sistema
che, attraverso la frantumazione e la fusione delle bottiglie, permette di
ottenere un filato dal polimero riciclato. Un processo che riduce del 50% il
consumo di energia elettrica, del 70% l’utilizzo di acqua e che elimina
completamente l’impiego di petrolio. È una novità assoluta su scala
internazionale, sostenuta dalla ricerca delle università italiane. Come
produttori di abbigliamento, sentiamo la responsabilità di denunciare una
verità scomoda: il nostro è il terzo settore più inquinante al mondo e incide
per il 20% sull’inquinamento globale delle acque. Ridurre i consumi idrici e le
emissioni è quindi una priorità, ma senza dimenticare la performance tecnica
dei capi. Noi realizziamo abbigliamento tecnico: capi che proteggono dal sudore
e dai raggi UV, che si lavano facilmente e non necessitano di stiratura. E
soprattutto, saranno completamente riciclabili. Riuscire a ottenere non solo il
filato, ma anche il tessuto direttamente dalle bottiglie è un traguardo
importante per la sostenibilità e per il futuro della moda”.