Si è conclusa con il successo di Outerlimits (Lockyer, Vaughan, Gardner) il “Prologo Venezia-Montecarlo” 2023, la gara mista di velocità e regolarità per imbarcazioni da diporto organizzata dall’associazione Motonautica Venezia presieduta da Gianpaolo Montavoci in collaborazione con Assonautica Venezia ed il Presidente Marino Masiero, entrambi hanno partecipato alla gara.
I team della Gran Bretagna si è imposto anche nell’ultima tappa da Pescara a Rodi Garganico, trionfando nella classifica generale.
La terza tappa, dopo la partenza dall’Arsenale di Venezia, per toccare Cervia e Pescara, ha visto il successo di Outerlimits, che si è imposto davanti a Rush (G. Roda, A. Roda e Poletti) e Searex (Greve, Gross e Podolski). Grazie alla vittoria l’imbarcazione si è piazzata al primo posto nella classifica generale finale con 927 punti, seguita Albatro (696), Searex (694), Interceptor (563), Rush (467), Tornado 50SR (340), Grady White (269), Marmat System (201) e Alilaguna (190).
Si conclude, così, una grande festa di sport e motori, che ha visto la partecipazione di grandissimi piloti e volti storici della motonautica, oltre a sportivi di fama mondiale come Alberto Tomba e Kristian Ghedina, in gara con il Dream Team Tornado 50SR.
“Abbiamo dimostrato che questa è una delle manifestazioni – hanno commentato Montavoci e Masiero – che riesce a far condividere e ad apprezzare a livello mondiale la qualità del mare italiano. Siamo felici che sia andato tutto secondo i piani e il prossimo appuntamento sarà nel 2024».
Il presidente Marino Masiero ha aggiounto: “Organizzare eventi del genere è sempre complicato, in qualsiasi ambito, perché la normativa è molto impegnativa e rende difficile fare impresa o attività sportiva in Italia: un vero e proprio percorso a ostacoli al quale è costretto l’imprenditore, che diventa quasi un folle. E’ giusto che lo sport, come tutte le attività, venga svolto in sicurezza, ma l’eccesso di regole blocca qualsiasi iniziativa. Il valore una iniziativa come il Prologo della Venezia Montecarlo è promuovere la portualità turistica: in questa edizione collega quattro importanti porti dell’Adriatico, che con l’intera rotta diventerebbero circa 25, a esprimere un messaggio collettivo. Questi porti sono il fiore all’occhiello del turismo costiero, un’attività poliedrica in grado di fare accoglienza a 360 gradi. Sono in fase di evoluzione, i gestori ne hanno capito l’importanza che va al di la della struttura nautica. Il porto degli anni 70 era un’enclave chiusa al popolo, oggi è diventato un luogo di aggregazione e scambio di classi sociali che si confrontano. E con questa manifestazione andiamo oltre quello che è il luogo classico di un porto, perché offriamo l’opportunità di esplorare e conoscere i vari territori. Un ritorno di immagine enorme per quelle località che ne hanno capito l’importanza”.


