Le azioni che servono alla blue economy: concretezza, pragmatismo e lavoro di squadra
Gentili associati, su designazione del Presidente nazionale Giovanni Acampora, e per conto del sistema camerale e Unioncamere di cui Assonautica fa parte, ho avuto udienza dall’Unità di Missione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla “cantieristica e i servizi del diporto”.
Come ben sapete i temi da trattare sono tanti ma cercando di fissare alcune priorità ho esposto le necessità del nostro mondo sui seguenti temi:
- Scivoli e parcheggi gratuiti per i carrelli obbligatori su tutti comuni costieri, lacuali e fluviali a favore della piccola nautica. Il mare è di tutti ma non tutti vi possono accedere;
- Rottamazione dei motori del diporto, della pesca e dei trasporti: serve una norma che incentivi la sostituzione dei motori obsoleti, favorisca l’imbarco di motori di nuova generazione (biofuel, idrogeno, GPL, elettrici e ibridi) e che disponga i controlli periodici sui motori marini delle imbarcazioni da lavoro;
- Piano strategico nazionale della portualità turistica: serve rafforzare l’impresa portuale turistica ingrandendo i porti esistenti e prevedendone di nuovi nelle 5 regioni in full booking da molto tempo. Le concessioni demaniali devono poter essere ipotecabili e cedibili in modo che chi deve investire ( le banche sulla scorta dei progetti privati) sia garantito dal libero mercato;
- Coperture stagionali sui cantieri nautici: una necessità imprescindibile per la continuità delle attività in inverno, stabilizzazione delle maestranze, la sicurezza sul lavoro e il decongestionamento delle commesse sotto data;
- Disposizioni in materia doganale: l’anacronismo e l’inadeguatezza dell’applicazione delle disposizioni dell’art. 19 del DLGS 374 /1990 all’interno dei cantieri e dei porti turistici mette a rischio i concessionari e le imprese. Quando la burocrazia appesantisce l’impresa e non fa gli interessi dello Stato.
Ovviamente i temi da affrontare per portare il settore della cantieristica e della portualità turistica al livello di competitività internazionale che il paese meriterebbe, dato l’immenso patrimonio costiero di cui è dotato, sono tanti.
Nel breve tempo concesso in audizione non era possibile trattarne altri, tuttavia io sono certo che se facciamo un buon lavoro di sintesi e di sinergia possiamo cambiare il futuro della nautica italiana e farle assumere quel livello di percezione collettiva di valore irrinunciabile, non sono ma anche di un modello da emulare.
I nostri rapporti a tutti i livelli dell’apparato pubblico non sono mai stati così proficui, il Ministro del Mare Nello Musumeci ascolta, assieme in verità a parecchi altri ed il grande lavoro di confronto su questioni tecniche e legislative del nostro Presidente Acampora ci permette di dire che siamo sulla buona strada per ottenere i risultati concreti che tutti si attendono. Sia chiaro che non si tratterà del tutto e subito, le scorciatoie in questo campo non esistono, ma il nostro impegno, la passione che ci motiva e la resilienza che ci caratterizza sapranno dare, ne sono certo, buoni risultati.
Per fare tutto questo, lo ripeto ancora una volta serve essere rappresentativi di una massa sempre più grande della “ gente che va per mare”, vale a dire che se vogliamo ottenere risultati ci servono iscritti.
Se non sei ancora parte della grande Famiglia di Assonautica Italiana iscriviti in una delle 55 sezioni provinciali o regionali, se invece sei già uno di noi, rinnova la tessera.
Buone vacanze a tutti!