Il regolamento di attuazione del Codice della Nautica da Diporto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 222 del 21 settembre 2024 rappresenta una risposta attesa da oltre quattro anni e mezzo alle istanze di Assonautica e delle principali associazioni di categoria. Questo provvedimento consente l’entrata in vigore delle riforme legislative del settore, introducendo una serie di semplificazioni significative.
Il risultato è frutto di un lavoro sinergico tra i protagonisti della nautica italiana, tra cui Assonautica, Confindustria Nautica e Assonat, che hanno svolto un ruolo fondamentale nella preparazione delle politiche parlamentari.
I temi sui quali Assonautica ha lavorato di più, in sintonia con con gli enti tecnici, il Governo e gli interlocutori associativi, istituzionali e imprenditoriali, porteranno concretamente nuovo lavoro, cultura del mare, economia e benessere diffuso in tutto il Paese.
Eccoli:
• il patentino di categoria D, Tipo D1, per la sola navigazione diurna si potrà conseguire dal compimento dei 16 anni con un esame molto più semplice rispetto all’attuale patente nautica di categoria superiore.
I maggiorenni potranno condurre con la stessa abilitazione imbarcazioni fino ai 12 metri mentre i minorenni saranno limitati ai soli natanti e alle moto d’acqua. Tali categorie potranno avere motorizzazione massima fino ad 85 kw, pari a 115 hp;
• la previsione per legge, in via prioritaria, all’interno dei porti di aree destinate all’ormeggio e allo stazionamento a secco delle unità appartenenti alla nautica sociale: natanti della lunghezza massima di 6 metri;
• l’obbligatorietà della realizzazione di scivoli pubblici, sempre all’interno delle strutture portuali, per la messa in acqua delle unità di cui al punto precedente, nonché di aree di sosta dei relativi carrelli.
Stiamo lavorando perché vi sia l’obbligo di dotazione di uno scivolo pubblico anche nei comuni costieri e lacuali dove non vi sono porti turistici;
• uno sconto per legge di almeno il 30% sulle tariffe di transito e dei servizi accessori a favore delle imbarcazioni di lunghezza massima di 6 metri.
Sono entrati in vigore assieme alla normativa di cui sopra altri importanti miglioramenti “dell’andar per mare”. Tra questi segnaliamo lo snellimento delle dotazioni di sicurezza, la non obbligatorietà delle zattere di salvataggio a bordo di imbarcazioni dotate di tender, e di altre unità con caratteristiche particolari. Un grande lavoro svolto da tutti gli attori associativi del comparto nautico.
Un allineamento con altri paesi europei, un atto concreto per avvicinare i giovani alla nautica, un gesto di attenzione a chi non può permettersi una barca a cifre da 4 zeri.
Un omaggio alla memoria di Franco Bechini, il giornalista di Nautica che più si era battuto per la questione della nautica carrellabile e cioè della nautica popolare.
Una serie di norme che costituiscono il volano per il rinnovamento dell’utenza in termini di età e di
capacità di spesa.
Ho lavorato con grande impegno ed in tutte le sedi su questi temi a partire dalla Conferenza di
Sistema di Assonautica Italiana che si è tenuta a Gaeta il 12 e 13 dicembre 2017: quelle che sembravano le idee di un folle visionario a distanza di 7 anni anche grazie al lavoro di tante persone sono diventate legge. Non poteva essere soddisfazione più grande per la grande famiglia di Assonautica Venezia, di Assonautica Italiana e mia personale.
Il mare è di tutti e tutti devono avere la possibilità di andarci sopra con una barchetta!
W la nautica popolare, W l’Italia!